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Tutti sanno che per migliorare il proprio livello di scrittura è fondamentale leggere, perché – a volte senza nemmeno pensarci troppo – acquisiamo una miriade di informazioni creative e tecniche. La domanda dunque è: che altre regole è bene seguire per poter raggiungere un obbiettivo di crescita? Se siete scrittori o scrittrici appassionati ancora acerbi, ve lo sarete chiesto. In realtà ci sono tantissimi modi per migliorarsi, ma per iniziare nel nostro percorso ecco tre semplici ed essenziali basi:
- Niente complicazioni: la semplicità è la miglior alleata della buona scrittura. Parole troppo complicate, in disuso, barocche, termini tecnici non necessari per la tipologia di testo che si sceglie di scrivere, sono tutti nemici della scorrevolezza. Per arrivare al pubblico una delle basi è farsi capire e non è per niente scontato. È un errore pensare che “abbellire a tutti i costi” faccia di noi dei bravi scrittori: il risultato rischia di essere appesantito ed è anche più facile commettere errori. Anche dal punto di vista della sintassi la semplicità è importante: le frasi con infiniti incisi, ad esempio, sono da evitare il più possibile e se state rivedendo un testo che avete scritto, vi accorgerete che spesso, le frasi che avete inserito come secondarie, possono tranquillamente diventare frasi principali. Altra cosa da evitare è l’utilizzo della doppia negazione e infine, sempre meglio scrivere in forma attiva che passiva. La forma passiva a volte è utile, altre è addirittura necessaria, ma non va sempre bene.
- Correttezza grammaticale: è naturale che se vi accorgete di fare molti errori dal punto di vista grammaticale sia buona cosa fare un ripasso. Non c’è assolutamente nulla di male. Molti hanno grandi idee e magari anche la capacità innata di trasmettere emozioni, ma commettono molti errori e, per quanto un editor serva anche a correggere questi sbagli, il suo ruolo fondamentale non è questo; in ogni caso, lo dovete a voi stessi. Spesso poi ci si fossilizza, su errori che si continuano a ripetere all’infinito; questo però non accade se “li affrontate”. Problemi con la punteggiatura? Rivedetevi la funzione di ogni segno di interpunzione! Problemi con alcuni tempi verbali? Andate a rivederli! Infine, se state scrivendo una parola e non siete certi di averla scritta correttamente, andate a cercarla e verificate. Se la volta successiva non la ricorderete, tornerete a rivederla fino a che, a un certo punto, la memorizzerete.
- Buon uso degli aggettivi: a volte capita di leggere testi pieni zeppi di aggettivi. Gli aggettivi sono fantastici, ci permettono di trasmettere molto, ma vanno usati nel modo giusto. È molto meglio usarne uno pertinente, piuttosto che due equivalenti o che poco c’entrano. Un esempio: “Mi stavo guardando in giro come al solito e ho notato uno strano e bizzarro individuo”. È superfluo l’uso di questi due aggettivi nella stessa frase; suona anche male, non credete? Molto meglio scegliere uno solo!
Detto questo, trovate sotto il link ai principali e più affidabili strumenti per riempire eventuali lacune ed effettuare verifiche:
Lara Aversano